CBD vince in Cassazione il 23 giugno 2021
Condividi
23 giugno 2021: La Corte Suprema francese si pronuncia a favore della CBD!
Il mondo del CBD sta vivendo una vera e propria saga! Dopo il caso Kannavape del novembre 2020, che ha creato un precedente per la regolamentazione del CBD in Francia, sono sorti negozi e siti web di CBD in tutta la Francia. Le ultime misure annunciate dalla Mildeca (Mission Interministériel de Lutte contre les Drogues Et les Comportements Addictifs - Missione Interministeriale di Lotta contro le Droghe e i Comportamenti di Dipendenza) si sono scagliate contro questi negozi, con l'imminente introduzione del divieto di vendita dei fiori.
Ma il 23 giugno 2021, la Corte Suprema francese si è pronunciata a favore dei rivenditori di CBD!
La Corte di Cassazione emetterà due sentenze a favore della CBD il 15 e il 23 giugno 2021!
Nella sentenza del 23 giugno 2021, la Corte Suprema francese ha spiegato che un prodotto a base di CBD riconosciuto come non farmaco (e quindi legale) e prodotto nell'Unione Europea in condizioni regolamentate non può essere vietato alla vendita in Francia. Si tratta di una vera vittoria e di un passo avanti in termini di giustizia per il CBD in Francia.
Per quanto riguarda il caso del 15 giugno 2021, si tratta di un'altra vittoria per gli operatori del mondo del CBD, in quanto la Corte di Cassazione stabilisce nella sua sentenza che non spetta né al produttore né al distributore dimostrare che il prodotto è illegale, ma piuttosto al pubblico ministero di trovare le prove che il prodotto è illegale se rimane qualche dubbio. Quindi non è più l'accusa di traffico di droga ad avere la precedenza, ma la presunzione di innocenza!
Cosa cambia per i fiori di CBD?
Come di consueto, e per una questione di prudenza viste le attuali posizioni del governo, la Corte di Cassazione rimane vaga sulla questione dei fiori. Logicamente, se un prodotto è legale in un altro Paese dell'UE, come nel caso dei fiori, diventa legale in Francia. Possiamo quindi comprendere la posizione della Corte di Cassazione a favore dei rivenditori, dal momento che la maggior parte dei Paesi europei è già in anticipo rispetto alle leggi francesi sul CBD. Non bisogna dimenticare che attualmente in Francia è vietata la produzione di fiori, ma non la commercializzazione del CBD.
Infine, è importante ricordare che l'industria del CBD in Francia è una forza economica significativa. Si è formata una struttura industriale ed economica già ben organizzata. Sarà quindi difficile tornare indietro nel tempo, anche se la strada da percorrere per il pieno riconoscimento del settore è ancora lunga.
Il team di Cali Weed